sono aperte le iscrizioni al
30° Corso di introduzione alla Speleologia

Aggiornato in completamento...

Mentre i nostri cari amici si rinfrescano le idee in palestra al faro di S.Elia, io Antonio Laura e Paola partiamo per Urzulei, piu precisamente per Telettotes. Il viaggio è abbastanza lungo tanto da partire con la luce del sole(16:30) e arrivare con la luce della luna(19:30), che si rifletteva candida e pura su ogni masso che affiorava dalla codula di luna(rima).

Quindi si è proceduto con la preparazione degli zaini, ma soprattutto delle sacche stagne, ove il poco spazio deve essere utilizzato al meglio. Io l'unico a dover incominciare da zero, cosi preso il sacco a pelo, un pantalone, una maglietta, le pile di riserva, una lampada di riserva, della cioccolata, e la popote, chiudo a fatica la sacca stagna stracolma. Mentre mi vestivo pensavo a cio che potevo essermi dimenticato, ma nulla mi veniva in mente fino a quando presi con disinvoltura la macchina fotografica e me la misi al collo...! hoops cosi non posso portarla, dentro la sacca stagna non ci sta, pero mi ero ripromesso di rientrare a su palu con la macchina, che fare... bene tripla busta dell'immondizia!!!

Ok, si parte!

Ok siamo pronti!

I nostri sorrisi sfavillano al flash, non facendo trapelare le tre ore di macchina la cena saltata e il fresco che incominciava ad insinuarsi.

Dopo poco meno di una mezzoretta troviamo il bivio x salire all'ingresso di su palu, il sentiero è stato rifatto di recente, sicuramente in occasione del'ormai prossimo raduno speleologico 'icnussa', complimenti agli autori!

(rimando alle ultime foto). 

Arriviamo presto alla grata incatenata che "protegge" l'ingresso, la superiamo infilandoci di lato, e subito una bellissima sensazione, l'aria della grotta è piu calda di quella dell'esterno! Mi faccio passare gli zaini e mi addentro alla ricerca della corda che mi portera giu.

scendo per primo, supero il frazionamento e aspetto i miei colleghi di avventura. In men che non si dica ci raggiunge antonio che chiude il gruppo, cosi incominciamo ad entrare nelle prime sale di su palu.

Giro lo sguardo per rinfrescare la mia memoria e noto una luccina nella direzione esatta della nostra prosecuzione?!?! Non mi dire, e si! Abbiamo la grotta completamente tracciata da piccoli cartarinfrangenti, che venendo a contatto con la luce dei nostri caschi ci guideranno per tutta la grotta, evitando di girare a vuoto alla ricerca del passaggio piu semplice e sicuro arriviamo presto al tanto atteso SIFONE!

Sifone sifone delle mie brame, quale è l'aqua piu fredda del reame(supramonte)? nessuna risposta è pervenuta(forse è anche meglio!), cosi armato di coraggio, mi sono infilato e ho provato di persona la fresca acqua tonificante!

Il livello dell' H2o per fortuna è basso, noi ci aspettavamo qualcosa di peggio visto che piove, piove e ancora piove! 

Mentre faccio acqua da tutte le parti, mi faccio passare gli zaini e penso ai volti che avrei visto da li a poco, cosi assorto mi dimentico della macchina fotografica, e non riesco ad immortalare le facce sorridenti di Paola e di Laura ma mi rifaccio con quella di Antonio!

Fatto il tunnel dopo il sifone attraversiamo lo"spogliatoio" e incominciamo a visitare la grotta, gli ambienti diventano vari è più grandi, per la maggiore sono ambienti di frana, passiamo cioe su rocce che prima si trovavano giusto qualche metro sopra di noi!!!

Il percorso non è difficle e si cammina con tranquillità superando vaschette bellissime

  e concrezioni molto diverse tra loro, da quelle bianche a quelle scure passando per quelle brillantinate, di tanto in tanto ci sono delle salite e delle discese, in quelle piu impegnative ci sono anche delle corde per aiutarsi negli spostamenti.

Si avanza con caparbietà e incomincia a riecheggiare nella mente la fatidica domanda: quanta H2o ci sara nella cascata? le voci di corridoio davano il fiume da percorrere immersi dopo la cascata a un livello molto elevato, ma noi fiduciosi del nostro fattore C(fortuna) speravamo in un livello basso.

 

Finalmente arriviamo sopra la cascata il rumore si fa sempre piu forte pian piano che ci avviciniamo, seguimo le corde che oltre alla sicura ci fanno anche da guida e ci ritroviamo cosi davanti alla prima discesa. Vado per primo con l'idea di verificare il livello del fiume prima di far scendere tutti, come arrivo alla base del terrazzino mi ritorna in mente, in modo molto chiaro, i traversi volanti che sono davanti a me! Il rumore della cascata è decisamente piu forte tanto da coprire notevolmente la mia voce, infatti per richiamare l'attenzione degli altri mi trovo costretto a fischiare, e a far scendere un altro giusto per non essere solo. Scende Paola che come vede i traversi gli vengono i capelli dritti, e mi dice con aria disinvolta, a me i traversi non piaciono tanto. Li li non comprendo appieno, difatti i traversi non piacciono a tutti, ma a quanto pare non era questione di amore e odio ma bensi di odio e basta!

Lei combattendo contro se stessa si propone di affrontare insieme a me i traversi, ma non conoscendo ancora il livello del fiume la foccio dsesistere. Lascio Paola sul terrazzino e incomincio i traversi 'volanti', li chiamo cosi perchè non ce quasi mai posto per appoggiare i piedi, e arrivo dopo una decina di metri alla corda che mi porterà dritto dritto sul fiume. Metto i piedi un acqua e sorpresa il livello è bassissimo!!! arriva giusto giusto alle caviglie, fantastico possiamo raggiungere con tranquillita il campo! Risalgo la corda e raggiungo Paola ormai infreddolida e gli comunico la 'brutta' notizia. Risaliamo per recuperare gli zaini e per comunicare agli altri la news.

Io avevo perso la cognizione del tempo, infatti sia Laura che Antonio sono abbastanza infreddoliti, mentre io stavo sudando!!!, raggiungiamo gli zaini e decidiamo di mangiare qualcosa. Mi passa per 'sbaglio' la macchina fotografica in mano(era la prima cosa da togliere per raggiungere il cibo) e incomincio a scattare foto, riguardo alcune foto e spavento, sono le 2 e mezza del mattino!

Ecco perche avevo fame!!!

Ecco perche avevo sonno!!!

Finito di mangiare, ci accorgiamo che oltre ad avere fame e sonno siamo anche incredibilmente stanchi, di certo non sono le condizioni migliori per affrontare la grotta, e sopprattutto i traversi volanti! Cosi a malincuore per tutti decidiamo di tornare indietro e di dormire più comodamente sopra i rispettivi materassini, magari dopo un'ottima colazione!

La strada del rientro la percorriamo molto tranquillamente tra battute e ca**ate in generale l'umore e comunque positivo siamo riusciti ad entrare nella grotta che volevamo visitare quando noi volevamo andarci e questo per me è gia un successo.

Ci troviamo davanti il sifone superato il 'giorno prima' e lo superiamo con piu disinvoltura, l'acqua sembra piu fredda, sicuramente è la stanchezza, ma ormai siamo vicini all'uscita e niente più ci spaventa.

Mi svuoto gli stivali dall'acqua che è entrata abusivamente e mi strizzo le calze zuppe!

Non vedo l'ora di superare la grata, mangiare qualcosa di caldo e di DORMIRE.

Si dice che quando vuoi qualcosa, ma quando la vuoi sul serio, poi accade!

Usciamo cosi dalla gortta che sono ormai le 8:30 e il sole incominciava a penetrare la fitta boscaglia, la giornata si presentava stupenda, non una nuvola ne un filo di vento, tutto era calmo, alche lo scorrere del fiume dava tranquillità, tutto era perfetto!

 

"Lo speleologo stanco."

Mangiamo, dormiamo, e ci svegliamo con il sole caldo sulla faccia, e alla proposta di non sprecare la giornata tutti accettano, prima una salto al bar piu vicino però, e poi... ? mare? cosa ne dite 'su sirbone' puo andare? e su sirbone sia!

Cosi non ancora sazi dell'umido preso in grotta andiamo a spadularci in spiaggia, e qui creiamo il panino "Su palu traversi NO!".

Il panino è molto semplice, ma molto gustoso, basta prendere un panino aprirlo mettere prosciutto cotto, noci e salsa per crostini. 

Ringrazio i miei compagni di avventura per aver condiviso con me questa grotta e facendo presente a qualcuno

che il più delle volte il viaggio e molto meglio dell'arrivo!!!

oppure...

l'arrivo si gusta x un atttimo il viaggio si vive!!!

e sono contento di averla vissuta con voi!

Vi aspetto per la prossima avventura!

Giulius

Scritto da Paola M.:E finalmente, dopo tante curve e tante ore di macchina, verso le 19,30 arriviamo al campo base, destinazione SU PALU!!!!

La serata è bellissima, un po’ fresca, ma il cielo è limpido e ci dedichiamo qualche minuto per guardare le stelle…….ma ….”SVELTI, SVELTI, SU PALU CI ASPETTA”!!!!

Dopo una breve camminata al chiaro di luna (e di lampade cinesi), arriviamo in una grotta addobbata a festa con tanti catarifrangenti che illuminano la via allo speleologo smarrito……l’idea è carina ma vederli la prima volta fa uno strano effetto!!!

Dopo una breve camminata……si arriva al sifone…..fortunatamente c’è poca acqua, ma ….E’ FREDDISSIMA!!!!
Purtroppo a peggiorare la situazione ci sono correnti d’aria che ti perseguitano per tutta la grotta e, a meno che non si vada a passo spedito (e non era il nostro caso!) si rischia il congelamento!!!

(consiglio: è meglio cambiarsi la maglia bagnata non appena la tuta smette di grondare! Un indumento asciutto a contatto con la pelle aiuta moltissimo!)Tra stalattiti, stalagmiti, concrezioni color cappuccino o a forma di carota, cavolfiore e setole di cinghiale (le similitudini culinarie si fanno sempre più frequenti…sarà ora di cena???!!!!) le ore scorrono veloci e finalmente si arriva a sentire il rumore della cascata!!!Ale’, a breve saremo al campo, potremmo mangiare e srotolare i sacchi a pelo infilati con tanto sacrificio nella sacca stagna!!!!….. e invece……ecco I TRAVERSI!!!!!!!Inutile negarlo, anche questa volta il terrore mi ha assalito appena li ho visti e ho iniziato a tremare come una foglia alla sola idea di doverli fare!
Antonio, mi dispiace ma anche questa volta hai dovuto affrontare le acque gelide del sifone senza riuscire ad arrivare al campo base!!!!In compenso fuori è una giornata fantastica, ideale per una bella scarpinata!!! Ma dopo un “after” in grotta forse è meglio riposarsi un po’!

E così, colazione a Baunei e poi “pranzo-merendone” alla spiaggia di Su Sirbone, dove è stato inventato l’omonimo panino!Tirando le somme…….bel fine settimana, compagnia stupenda ma, come ho già detto per Su Bentu, non penso che Su Palu mi vedrà a breve!!!Paola M.


Scritto da Antonio C.:Siamo in quattro a partire alla volta di Su Palu, in quel di Telettotes, Supramonte di Baunei: Giuliano, Lauretta, Paola ed io. La partenza da cagliari è fissata per le 15.00, e quindi ci ritroviamo all'ex Motel agip per partire alltogether. Ci dividiamo in due macchine; io e Giuliano, e Paola con Laura, insomma maschietti e feminucce alla vecchia maniera.
Dopo le curve di campu omu e qualche sporadica pioggerellina, e circa due ore e mezza di viaggio, avvistiamo il Supramonte, e subito dopo la strada non proprio facile per Telettotes...intanto è già notte e la luna piena o quasi illumina il calcare, regalandoci uno spettacolo di rara bellezza. Parcheggiamo la macchina e controlliamo il livello del fiume nella codula: c'è acqua che scorre e non poca, iniziamo a prepararci per l'ingresso, e nel mentre sgranocchiamo qualcosa. L'opera di compressione delle sacche stagne è un'operazione alquanto faticosa, e Giuliano, fresco dell'aquisto della sua prima sacca speleo, si accorge che questa è un po troppo stretta; quindi con una certa difficotà alla fine riusciamo a convincerla ad entrare, la sacca. Ma, quando tutto sembra essere pronto,il fotografo che è in lui si accorge di aver scordato il mitico strumento per immortalare la grotta, noi e lui, anche non in quest'ordine. Quindi si adotta la tecnica delle Busta, che vado brevemente qui ad illustrare: prendi una busta dell'alliga, ci avvolgi dentro il tuo bene più prezioso, il questo caso la macchina fotografica, e poi riavvogila su se stessa più e più volte, così da impedire all'acqua di entrare, avendo cura di lasciare un pò d'aria dentro, così è meglio.
L'avvicinamento è tranquillo e facile, anche perchè in vista del raduno nazionale di speleologia, Su Palu è stata riarmata  e quindi il percorso è molto ben tracciato.
Giunti all'ingresso ci accorgiamo che la grotta è chiusa da un cancello di metallo, al che Giulius mi ricorda se non avessi preso io le chiavi in quel di urzulei, ma solo in quel momento mi ricordo che me ne ero dimenticato
... in verita passiamo da un buco affianco senza alcun problema!!!
Subito dentro sento il caldo della grotta, anche se più avanti ci aspetta il sifone non sommerso con l'acqua gelida.
i pssaggi in corda sono ben fatti e scorrevoli, e dopo troviamo tanti segnali, omini e catarifrangenti( ma siamo in autostrada? in sardegna?!) che ci portano facilmente all'ostico passaggio. Il primo a sfidare l'acqua fredda e stranamente meno del previsto è Giuliano, in modalità callelleddu, che si butta senza tanti problemi nel passaggio stretto. giunto dall'altra parte gli passiamo le sacche col l'aiuto di un sagolino, anch'esso opera del gruppo speleo di sassari. dopo Giulius è la volta delle ragazze, Laura e Paola, che un pò esitano alla vista del passaggio angusto e dell'acqua gelida, ma dura poco, anke se Paola si lascia scappare un intercalare tipico siculo "MINKIA!!", al che capisco che ha gradito la novità. Quindi tocca a me, e senza starci troppo a pensare mi butto in acqua , strisciando e nuotando; dall'altra parte c'è ovviamente Giuliano in modalità fotografo, che sta già immortalando tutto e tutti, anche il sottoscirtto mentre si dimena per uscire dal cunicolo.
l'acqua gelia ha intanto riattivato la circolazione, o magari paralizzato corpo e cervello, per cui ci muoviamo subito. Adesso iniziamo a vedere Su Palu per come è veramente: enormi volte sopra le nostre teste e tanti laghi e laghetti che si susseguono.
dopo tante colonne e concrezioni e la lunga via che porta fino a fiume ed alla cascata, con qualche pezzo in corda divertente.
qui giuliano scende al fiume per dare un'occhiata al livello dell'acqua, perchè non sisa mai...reclama poi un volontario e paola scende subito, mentre io e lauretta aspettiamo sopra a concrezionarci dal freddo. finalmente i nostri risalgono e giuliano ci informa che c'è poca acqua, quindi si può procedere, ma non prima di avera magnato qualcosa.
il ritorno all'esterno dura più del previsto, anche se a noi non sembra così, infatti sono le 7 del mattino quando arriviamo alle corde che poi ci porteranno all'uscita. quando vediamo la luce del sole ci dimentichiamo della stanchezza e ammiriamo la codula di luna in un splendido mattino di sole.Antonio C.

scritto da Laura A.Si dorme in grotta?!! e  certu che ci vengo…quando??siiiiii Sir Giulian propone Su Palu! Ceeee siamo a sabato…le 15,30 circa.Si parte ceeee… troppo togo…ci aspettano poco più di due orette di viaggio. Azz…due orette stò pippino! il lato B inizia a lamentarsi.. non ne può più di stare face to face col sedile della macchina! ma stà grotta dove stà? Paolè ma non è che alla prossima curva troviamo il cartello CAGLIARI.. welcome oh balossi avete concluso su giru de su  molenti. -  Oh Lau guardati intorno,  pauraaa,   ma siamo sicuri …non è che questi hanno  evocato il Pacciani e ci  vogliono mollare nel bosco!L’hai fatto il bidet? Arrivati…e ne era l’ora ! …ah bello due tre saltini per sgranchirsi gli zamponi…dieci minuti di  joga per preparare lo spirito…e cinque nanosecondi di terrore,avevo appena sussurrato con voce lieve lieve, sperando che nessuno mi sentisse, di non trovare il discensore! Eja... chi visse sperando…morì… non si può dire…(Piero insegna),  un nanosecondo per notare l’indecisione di Paola su con quale pietra iniziare la sassaiola,   un nanosecondo per magnificarmi Antonio che assumeva la posizione samurai del fenicottero…si quella in equilibrio su una gamba , collo allungato e braccia curve in avanti,   un nanosecondo per distogliermi dal  luccichio abbagliante dell’accetta che Giuliacci batteva sulla  mano, due nanosecondi per decidere se tentare di convicermi di essere invisibile e soprattutto farlo credere agli altri o  propormi come testimonial della  gilette.. per il lancio nel mercato del nuovo rasoio a sei lame:spunta,accorcia, arriccia,tinge, chillighitta, scarnifica .. ma,  prevedendo  che il lancio me lo avrebbero fatto loro ma a spistiddadura,  preparavo lo start per raggiungere Forrest Gump! Ad un tratto una voce celestiale…”io ciavrei  l’otto”! Antoniooo mio eroe!pfiuuuu…mancu mali le crazzole non erano running.  Nello stesso istante la terra riprese a pulsare ,   il buio sembrava meno buio (nel frattempo si erano fatte già le 19,00) i  cruculei  ricominciavano   a cinguettare, i sirbonetti a grugnire, Silvio a raccontare arcorate! Bene si parte..un sentiero sinuoso ci conduceva all’ingresso della nostra grotta.. due tre fotine glamour al cancello d’entrata, e via si scivola in basso verso il frazionamento, occhio alla direzione! c’è un’ ostacolo e se fossi in voi compagnetti maschietti terrei la gambe chiuse! Non per altro,  ci manca il tegamino! piccola sosta per dare un cinque al pipistrillo appiculato   e via si  comincia a camminare. Miii, frane, salti, vie lattee, piccoli laghetti, inflorescenze intricate direi quasi eccentriche, concrezioni grandi, piccole, sbrilucicanti, scure…ce ne per tutti i gusti!e a fare da cornice pareti ed ambienti  talmente alti che le nostre luci non permettono di vederne la volta. Una passillata   leggere leggera…si si … e che direi del tanto temuto sifone…ceee già mi piacciono poco poco i sifoni…hhhaaaaaaaaaaaaa  l’acqua  è gelida! Praticamente ci entri tutto bello caldo e ne esci che  scorreggi cubetti di ghiaccio! E mancu mali che non c’è Acuna se no ci sarebbe scappato il festival della  granita! No Acuna no party! Ma non c’è da preoccuparsi si riprende a camminare e ci si riasciuga in fretta… se sotto la tuta hai messo l’abbigliamento giusto! Sgrunt!! …arriviamo ad un terrazzino 2 metri per 2… Giuliacci Jones va in avanscoperta e dopo qualche decina di minuti lo segue Paoletta! Io rimango con Antonio, a chiacchierare…però mentre cerco di riscaldarmi sfregando la mia tuta ancora bagnata ho come l’impressione che il mio eroe sia poco interessato alla mia favella…  faccio silenzio e si sente il fragoroso scrosciare dell’acqua della cascata,  fico! Fichissimo,  .  e sogno la spiaggetta al di la del lago di cui mi hanno parlato..e dove dovremo fare campo..ma mentre già mi vedevo a sorseggiare un bel mojto in pieno rillix,  vedo spuntare Paola tutta allampanata! Noooo ci sono i traversi!!!! Sono tremendi!!! Segue Giulius… si in effetti sono un po’  ostici ma può proseguire! Risaliamo a trovare un ambiente più spazioso per discuterne e rifocillarci! Cominciavo a  tremare come una foglia, la tuta  era ancooora bagnata, ed  ascoltavo  attentamente il resoconto degli esploratori e di più quello della  mia amichetta intravedendone  la propensione a prendere la via del ritorno. Si decide di proseguire… ALT!Ragazzi le mie gambe sono murate, non si muovono…sono tutte azzicate! ..azz cerco invano di trovare l’ immaggine del mio mojto… ma niente… non ne intravedo nemmeno l’ombrellino! Niente! Si  torna indietro! E in silenzio si fa retro front!Avete presente  il libro di Stephen KIng “la lunga marcia” ? ecco questa  la mia sensazione d’angoscia…  davanti Giuliacci dispiaciuto ma non più di tanto,  lui  aveva già fatto campo  a Su Palu… a seguire Paolè,  risollevata,  che a volerle  fare la radiografia si sarebbero visti i ballerini  carioca del Carneval di Rio, io che trascinavo  il macigno di aver sciusciato i progetti, e Antonio… ma non ne ero tanto convinta,  con la coda dell’occhio captavo un ombra che con movimenti rapidi e a scatti brandiva come una sorta di spada! Prendo coraggio, mi giro… si si c’era Antonio,  che non so per quale motivo si era messo una fascetta bianca intorno alla  testa! Anto tu non hai mai fatto campo a Su palu? NO  MAI! 
Lunga marcia, lunga salita.. e un arrivederci al Pipy che non s’era mosso d’un millimetro e che per tutta risposta  sventolò un gran ghigno…
Una volta all’aria aperta…un pasto frettoloso e subito a ninna! Pittica sa crocchera! Io ho scelto come giaciglio un sasso grande e appiattito lungo il corso del fiume! Dava l’idea di uno scannatoio!Forse lo pensava pure Anto …al mio risveglio era vicino a me!  E poi viaaa alla magnifica spiaggia de Su Sirbone! …Bè ragazzi alla fine la notte a Su Palu l’abbiamo fatta comunque! Oh -  oh … qui ci vuole lo scatto felino…Ragazzi era solo per fare conversazione…non ce fa faccio più a correre!!! Peace & LoveLaura A.

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